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lunedì 24 novembre 2014

Too much to ask



Dico che mi ero innamorata ma so che cercavo qualcosa - e forse la stessa - anche in altri, e altri, e altri. Tu lo intuivi? Ero dunque così seria come credo? Era così serio quel colpo al diaframma che mi ha lasciata stordita per giorni, quella volta che non riuscivo a tenere indosso i vestiti?

Sostengo che i tuoi occhi fossero obliqui. Un altro del tuo rango mi ha chiesto se inclinati verso il riso o il pianto. Ho risposto verso il piacere, e lui mi ha detto che sono molto, molto romantica.
Penso e appunto queste cose a margine di un foglio importante, circondata dagli altri.
Faccio passi da gigante verso la guarigione. Detesto la confidenza che ho con l'abbandono. Detesto così, ma lo faccio anch'io. Niente è mai stato chiarito davanti a una tazza di caffè.
Non ho mai conosciuto qualcuno del genere. Adoravo quella forma di ipnosi e quella sua punta color malva, la mano piccola a carezzarla, il soffuso acquarello delle pupille dilatate.
Ma sono molto, molto romantica.

martedì 19 marzo 2013

All alone in a room, do you want what I want too?



Mi piace osservare come un anno sia passato e niente sia rimasto uguale. AmorCarnale, come tutti noi sospettavamo, ha seguito la sua vera natura. Ha amato con trasporto un uomo poco più grande di lui e poco più bello di lui. Non si sa ancora definire quale sorta di fascinazione l'avesse avvinto a me - e solo superficialmente alla mia pelle. Non credo lo sapremo mai.

Il 19 marzo 2013 si presenta - al suo tramonto - grondante nuovo succo. C'è qualcosa che potremmo definire grottesco, ed è un amore che probabilmente si consumerà in una grotta. L'uomo spregiudicato (ma credo sia pregiudicato, almeno in questo campo) è un avventuriero, un gran giocatore. Quando mi guarda nel suo peculiare modo che fa sparire le pupille e lo fa somigliare a una bocca spalancata, allora l'aria si addensa. Dicono che sono in cerca dell'archetipo padre. Chi sono io per smentirli? Ciò non toglie che questa creatura liminale mi porterà nella sua caverna, un giorno o l'altro. Se non mi distraggo prima. Dice che gli prenderò l'anima. Io rispondo che sono interessata a poche sostanziali cose, per ultima la sua anima. Penso che si offenderà leggermente ma poi sarà felice di tenersela stretta. Divoro caramelle alla menta perché sto fumando troppo. Sono avvinta in una sottile spirale che mi fa desiderare di trovarmi nella sua stanza oppiacea, dove ogni cosa accade e ogni cosa si sospende. Poi torno a casa - sempre camminando in una maniera che non ha niente a che vedere con le scarpe e con il suolo, ma con l'etere e la preveggenza - e mi chiedo cosa farò fino a domani.

Ci sono accordi, in musica, in grado di rendere intelligente qualunque frase di qualunque semi-assuefatto incompetente. Tuttavia non me ne è mai importato nulla della musica. Preferisco il suono dell'interruzione del segnale. E non mi importa della metrica, dell'età dell'oro e della decadenza, non mi importa delle anafore che uso con grande dispiego e con grande sussiego, non mi importa davvero della mia epidermide sempre screziata (mi piace credermi ammantata di macule come una cerbiatta), non mi importa della cenere che si incastra nella tastiera, né del suono del telefono - non rispondo mai. Mi guardo in una porta specchiata e penso che è solo bellezza sprecata se il Liminale non la stropiccia almeno un po'.

giovedì 16 febbraio 2012

Mi piace pensare

Che tu sia uno scienziato, e che nostro figlio si chiamerebbe Astrolabio.

Mi piacciono giochi di logica con un ingegnere
perdo sempre
ma guadagno piramidi di tensione erotica.

Mi piace osservare quando cerchi di essere carino per me,
vedi,
la maggior parte delle cose le farei meglio da sola,
nella caffettiera voglio poca acqua e molta polvere,
ma sei comunque adorabile anche se non lo saprai mai.

Mi piace non forzare gli eventi.

lunedì 13 febbraio 2012

Coppe = cuori




Mi sento bene e voglio stare tranquilla. Certo, non è successo molto. Certo, sono la solita stronza.
Se ti avessi guardato negli occhi e ti avessi detto che ti trovo interessante sarebbe stato come sdraiarmi e dirti "Spara". Quanti problemi per una cosa così piccola. Quanti problemi di tensione, stress, gelosia, calze di pizzo che gelano le gambe, acqua e limone, sigarette. Non credi alla mia castità, io scuoto la testa e nego, ma te ne ringrazio. Considerami sexy e considerami appassionante. Considerami una sfida.
Sono abbastanza serena, diciamo. Ma se mi scopassi selvaggiamente mi sentirei meglio.

mercoledì 1 febbraio 2012

Uomini guardinghi e donne dagli standard alti





Niente più notizie dallo studentello. Qualcuna da AmorCarnale. Sento che fa del suo meglio, ma a me non va mai bene niente e lui è costretto a patire questa sofferenza. Con me il passo falso è sempre in agguato, e anche se mi sento una stronza, so che è un fatto positivo. Quando perdo in spontaneità, quando ogni conversazione diventa un modo per testare chi mi fronteggia, significa che sono significativamente presa dalla situazione. La tensione fa bene allo spirito, rende guardinghi, e un uomo guardingo è incredibilmente eccitante. Mi ricorda una pantera pronta a balzare, e allo stesso tempo un pavone che mostra le sue carte migliori. Cerco così di scusare la mia assoluta mancanza di senso pratico (e probabilmente la mia viltà).

domenica 29 gennaio 2012

Cose misteriose continuano ad accadere



è passato quasi un mese. No, maledizione, sono passati solo 9 giorni, ma io inizio a non ricordarmi più né il colore dei suoi occhi, né il suono della sua voce, né che cosa esattamente provassi mentre ero al suo fianco. è molto triste ma è vero: dimentico in fretta.
Cosa potrebbe trovare al suo ritorno? Una donna cambiata.
Studio in realtà non molto, ma la mia testa è in fiamme lo stesso. Sono a disagio e non riesco a memorizzare tutto. Intanto sento odore di verbena, fumo troppo, bevo caffè ristretto e sorsi di liquore a tarda notte.

lunedì 23 gennaio 2012

Svolta, bivio e pessime espressioni.




L'intera faccenda è a un punto di svolta e più che un cane sciolto, mi sento un cane squagliato.

Penso sia in momenti come questo che ci si rende conto di essere totalmente inadeguati a esprimersi. Vorrei spiegare a parole il drammatico scontro che sta avvenendo dentro di me, e mi riesco solo a dire "Sto male" "Dio mio" "E adesso?" "Cosa mi sta succedendo?".

Sono incerta e spaventata e tremendamente elettrizzata. La situazione si è evoluta incredibilmente e molto, molto velocemente in un tremendo e - aiuto - assurdo dolce stil novo.
Cosa mi sta succedendo, adesso? Perché continuo a pensarci mentre guido, mentre studio, mentre cucino, mentre leggo un romanzo avvincente, mentre mi spoglio? L'inverno prende una piega di nuove speranze, io aspetto, penso, soffriggo, mi inquieto. Desidero come non ho mai desiderato prima. Non penso ad altro.